sabato 5 marzo 2011

Giuseppe Pinelli

Classe 1928, ha partecipato in maniera attiva alla resistenza all'interno delle 'Brigate Bruzzi Malatesta'. Manovratore delle ferrovie, fonda il 'circolo Sacco e Vanzetti' e promuove la rinascita della sezione dell'Unione Sindacale Italiana. Le bombe fasciste dell'aprile 1969, a Milano, lo vogliono arrestato, ma fu dichiarato innocente ben due anni dopo. 'Pino' aiutò concretamente i detenuti, portando loro cibo, libri e vestiti e costituendo una vera rete di solidarietà e di controinformazione. Lo Stato lo uccise allorché gli sbirri della questura di Milano, comandati dal commissario Calabresi, lo fecero cadere dalla finestra del quarto piano dopo tre giorni di interrogatorio in merito alla strage di Piazza Fontana, una strage rivelatasi di stampo fascista (come le altre), ma rimasta senza colpevoli. Insieme a Pinelli, venne accusato della strage anche Pietro Valpreda, riconosciuto innocente dopo tre anni di carcere.
La figura di Pinelli assurge a simbolo della lotta contro le menzogne e le stragi di Stato e contro la violenza di chi, indossando una divisa, ne difende ogni abominio.

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